“Umanità in cammino”: un incontro in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2025
Un momento di riflessione, ascolto e dialogo aperto alla cittadinanza per affrontare insieme il tema della migrazione con uno sguardo umano e solidale. È questo il cuore dell’iniziativa dal titolo “Umanità in cammino”, organizzata dalla Parrocchia Maria SS. Assunta - Basilica Cattedrale di Nardò, in collaborazione con l’Associazione Farsi Solidali ODV e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione della Città di Nardò.
L’appuntamento è fissato per giovedì 9 ottobre alle ore 19.30 presso il Chiostro dei Carmelitani. L’evento si inserisce nel contesto delle celebrazioni per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2025, momento voluto dalla Chiesa universale per sensibilizzare le comunità cristiane e l’opinione pubblica sulle sfide, le speranze e i diritti di chi è costretto a lasciare la propria terra.
A presiedere l’incontro sarà Mons. Giuliano Santantonio, parroco della Cattedrale, mentre interverranno il professor Antonio Ciniero, docente dell’Università del Salento, e Angelo Cleopazzo, vicepresidente dell’associazione Diritti a Sud, attivamente impegnata nel campo della giustizia sociale e dell’accoglienza. Le loro voci offriranno prospettive complementari tra ambito accademico, pastorale e attivismo sociale, con l’intento di promuovere una riflessione condivisa su come costruire una società più giusta e accogliente.
L’iniziativa rappresenta un’occasione preziosa per conoscere più da vicino il fenomeno migratorio, non solo come dato statistico o questione politica, ma soprattutto come esperienza umana che interpella le coscienze e sollecita scelte concrete di solidarietà e corresponsabilità. “La cittadinanza è invitata a partecipare”, si legge nel materiale promozionale, a sottolineare il carattere aperto e comunitario dell’evento, nel quale ogni presenza sarà segno tangibile di un impegno comune verso un futuro più equo.
Nel contesto dell’Anno Giubilare 2025, la Giornata del Migrante e del Rifugiato acquista un significato ancora più profondo, inserendosi nel cammino della speranza tracciato dal motto “Migranti, missionari di speranza”. Un invito a riconoscere nel volto del fratello che arriva una possibilità di rinnovamento, per le comunità e per il mondo intero.