Chiesa di San Giovanni Battista

Via S. Giovanni

La chiesa di San Giovanni Battista esiste da tempi assai remoti: è censita negli Atti della Visita Pastorale del vescovo Ludovico De Pennis (1452), ma non come recente bensì come già antica: era di patronato del vescovo. Nel 1500 il vescovo Gabriele Setario, visitando nuovamente la chiesa, registra che il patronato era passato alla famiglia Del Castello.

Nel 1623 la chiesa fu ricostruita in forma migliore, come attesta l’epigrafe incisa nella pietra leccese, collocata sul portale:

EPISCOPO HIERONYMO DE FRANCHIS
PRIORE JOSEPH DE S.BLASIO PROCURATORIBUS
JO.DOMINICO……. ERT FLORENTINO ROCCA
SUMPTU CIVITATIS ET CONFRATERNITATIS
PIORUM ELEMOSINIS IN HANC FORMAM
REFECTA EST ANNO D. REP. MDCXXIII

[Essendo vescovo Girolamo De Franchis, priore Giuseppe Sambiasi, procuratori Giovanni Domenico….. e Fiorentino Rocca, a spese della Città e della Confraternita e con le offerte dei fedeli in questa forma è stata ricostruita nell’anno della divina redenzione 1623].

 Abbastanza ampia e artisticamente ornata, interamente in muratura, la nuova chiesa aveva, oltre all’altare maggiore, altri sette altari, tre per ciascun lato. Sull’altare maggiore vi era la statua in pietra leccese di S.Giovanni Battista, collocata poi nel cortile dell’attuale chiesa.

Nel 1678 la chiesa apparve in stato di decadenza, tanto che la messa poteva celebrarsi solo sull’altare maggiore. Dopo qualche tempo dovette crollare, se agli inizi del sec. XVIII la Confraternita era rimasta priva di chiesa, e l’area su cui sorgeva fu inglobata nell’attiguo monastero di S.Chiara (solo il portale con l’epigrafe si sono salvati e restano ancora visibili su via Zuccaro.

Nel 1739 la famiglia De Pandis concesse un locale attiguo al proprio palazzo e confinante con il monastero di S.Chiara, su via S.Giovanni: si trattò di un ambiente a due campate, di epoca cinquecentesca, con un cortile che lo separava dalla strada. La confraternita lo ampliò, aggiungendo l’attuale area presbiteriale e la piccola sacrestia e chiuse il cortile con un portale lavorato.

Un intervento di restauro fu effettuato nel 1841, come attesta la seguente epigrafe apposta sul portale esterno:

D.O.M.
ECCLESIAM DIVO JOANNI BAPTISTAE DICATAM
QUAE OLIM ALIBI EXTABAT
COMMUTATA DOMO
AMANTER ARAE ET PROSPECTU ORNATAM
ANNO MDCCXXXIX
JOANNES VINCENTIUS DELL’ABATE PRIOR
AERE SUO IN DECENTIOREM FORMAM REDEGIT
AC STATUA LIGNEA PICTURIS
SACRISQUE SUPPELLECTILIBUS LOCUPLETAVIT
ANNO REPAR. SALUT. MDCCCXLI

[A Dio Ottimo Massimo. La chiesa dedicata a San Giovanni Battista, che una volta stava altrove, mutato edificio, amorevolmente di altare e di prospetto ornata nell’anno 1739, Giovanni Vincenzo Dell’Abate priore a suo spese in più leggiadra forma rifece e di una statua lignea policroma e di sacre suppellettili la arricchì nell’anno della riparata salute 1841]

Nel 1894 sulla sacrestia fu costruito un piccolo campanile a vela.